Usi nuziali, tradizioni e consigli

A CACCIA DI TRADIZIONI SICILIANE:

A CUNZATA DU LETTU IN SICILIA

Le tradizioni nuziali in Sicilia sono dei veri e propri riti, ai quali difficilmente le giovani coppie rinunciano, in città come nei paesini di campagna. Una delle usanze che accomuna un po’ tutta l’Isola è la CUNZATA DU LETTO. A “Cunzare il letto”, ovvero ad allestire per la prima volta il letto nuziale, non deve essere la sposa, bensì le sue amiche nubili. Queste, su consiglio di donne più anziane, si curano di preparare il letto secondo usanze che variano di paese in paese e di città in città. In genere all’evento sono presenti le madri degli sposi ed è proprio la madre della sposa che porta con sé il dono più prezioso per la sua figliola: il corredo nuziale, spesso ereditato o cucito a mano dalla nonna. L’antica tradizione vuole che non manchino, riso, grano e petali di rosa. Le ragazze non devono essere di numero dispari, soprattutto il 3 è un numero sbagliatissimo, in questo caso di cattivo augurio per colei che tra le tre è “a minzana”, né la più piccola, né la più grande. Il numero perfetto è quindi di 2, 4 o 6 giovani donne, anche se molte più altre amiche e comari possono partecipare, così come le vicine di casa, invitate dalla madre della sposa per farla entrare subito in buoni rapporti con il nuovo vicinato. Le ragazze si dispongono ai due lati del letto e con movimenti quasi sincronizzati procedono prima a ricoprire il materasso, poi a sistemare le lenzuola, dopodiché tra uno strato e l’altro dispongono i loro piccoli “doni” di buon augurio per gli sposi, tanto riso e tanto grano. Solo in epoca relativamente recente nell’ultimo strato si formano dei cuori o le iniziali degli sposi con i confetti. Rigorosamente, gli Sposi non dovranno vedere la stanza fin quando non sarà giunta la data delle loro nozze. Oggi le partecipanti alla Cunzata del letto non risparmiano qualche scherzetto ai novelli sposi, come nascondere la chiave della stanza da letto, riempire gli armadi e gli spazi chiusi con sveglie che squilleranno alle ore piccole della notte o mettere dei campanellini sotto il letto nuziale. Anche in passato non mancavano le burle agli sposi, uno di questi è il lenzuolo a “sacco”. Si tratta di disporre l’ultimo lenzuolo prima del copriletto, infilando il lenzuolo sotto il materasso solo dalla parte della testata del letto e poi ripiegarlo ampiamente su se stesso come per creare una sacca. Successivamente ripiegare la parte superiore verso i piedi del letto, creando la classica piega che si intravede sotto i cuscini. In questo modo gli sposi avranno l’impressione di entrare a letto, ma resteranno bloccati nel sacco!

FOTO D’EPOCA, SPOSE SICILIANE ANNI ’50 e ’60

 

LA PROPOSTA DI MATRIMONIO IN SICILIA 

QUANNU L’AMURI VOLI, TROVA LOCU.
(Quando l’amore vuole, trova come fare)

Innanzi tutto, come sappiamo, la Sicilia è terra di contrasti e differenze: diverse erano quindi le classi sociali e divere le tradizioni.

1815-regency-proposal-woodcutNelle classi più popolari e contadine, la conoscenza (o il cosiddetto  “ ‘nguaggiu”) tra due giovani, avveniva grazie alla madre del ragazzo la quale, spesso a sua insaputa, aveva già messo gli occhi su una ragazza che lei riteneva adatta quale nuora.  Questa madre, però, non andava direttamente dalla futura suocera, per evitare un rifiuto che poteva poi essere ritenuto un’offesa. La madre dello sposo, infatti, si recava dalla sperata futura suocera con una scusa e le poneva una domanda indiretta che poteva fare presumere la disponibilità o meno della ragazza. La donna si poteva recare con un pettine del telaio e chiedere all’altra: “ ho un pettine di nove punti, mi servirebbe un pettine di sedici” e la risposta poteva essere “ ve lo do volentieri” oppure “ mi spiace, ce l’ho, ma mi serve” e quest’ultimo caso era il rifiuto, ovviamente, di sposare la ragazza.  Se la risposta era positiva le due donne iniziavano sin da subito ad imbastire le trattative per le nozze, in segreto dai due sposi.  Poteva anche capitare che il ragazzo si innamorasse di una ragazza, e in quel caso doveva mandare dei messaggi alla madre per farle capire il problema: faceva il broncio a casa, non dava i soldi del salario alla famiglia e mostrava in tutti i modi il proprio scontento. Finché la madre non prendeva informazioni e non cominciava le trattative segrete con la futura suocera.

Questo matrimonio combinato avveniva, quindi, non per amore ma si decideva come una sorta di contratto, di negozio tra le due famiglie con la stesura della “minuta”, cioè la lista della “roba” che faceva parte della dote della ragazza.

Ovviamente una scorciatoia molto comune era anche la “fuitina”, la fuga d’amore spesso concordata tra i due ragazzi che così si evitavano le difficili procedure di negoziazione tra le due famiglie. Spesso la “fuitina” era necessaria perché le famiglie si opponevano all’amore ormai sbocciato tra i due giovani, oppure perché la ragazza era troppo giovane, oppure anche per evitare le spese eccessive del matrimonio che in quel caso, poiché inteso come “riparatore” , sarebbe stato più sobrio e molto meno costoso.

Esser_innamorati_romanticissimo_ma_non_c_nulla_di_romantico_in_una_proposta_di_matrimonio._C_persino_il_rischio_d_essere_accettati_Nelle classi più abbienti, invece, a partire dalla fine dell’ ‘800, le procedure erano un poco diverse. Mia nonna  racconta che le sorelle di mio nonno, prima di tutto, la approcciarono e fecero amicizia con lei. La “esaminarono”: la cultura, la provenienza della famiglia, l’educazione e la disponibilità. Poi un giorno le sorelle le chiesero se il ragazzo poteva passeggiare con lei e lei disse sì. E passeggiarono, sempre scortati dalle numerosissime sorelle di mio nonno e dai fratelli di mia nonna.Un giorno egli, preso da coraggio, le disse : “signorina, posso venire a casa sua e parlare con suo padre?” e mia nonna disse “sì”. Ma non le disse il motivo dell’incontro, anche se era facilmente intuibile, né la consultarono mai durante quella lunghissima discussione in casa tra l’innamorato e il padre della ragazza. Lei attese dietro la porta, intuendo le discussioni e sperando per una buona conclusione. Fu quando il pretendente lasciò la casa che il mio bisnonno chiamò la sua giovane figlia e le disse “Maria, ti stai per sposare”.

E voi? Che notizie avete dei matrimoni della vostra famiglia? O come è avvenuta la “domanda” del vostro futuro marito?

Oppure queste due proposte:

proposta-di-nozzedomanda_di_matrimonio

Diteci come è andata per voi e lasciateci un commento!

(Nota bibliografica: Giuseppe Coria, Usi nuziali e mangiar di nozze in Sicilia, Cavallotto editore, 2012)

THE TO DO LIST – lista di “cose da fare” e di quando farle

TUTTI I CUNSIGGHI PIGGHIA, MA U TO NUN U LASSARI
(Ascolta tutti i consigli, ma non abbandonare la tua idea)

Le prime cose cui pensare per organizzare il vostro matrimonio, in ordine cronologico:

1- La chiesa o il comune dove desiderate celebrare. Per prenotare il giorno che desiderate, dovete pensarci almeno un anno prima. Richiedete quali sono i documenti necessari, e dove e quando partecipare ad i corsi pre-matirmoniali per chi lo desidera.

– Alcune informazioni sul matrimonio civile e sulla celebrazione del rito a Case Perrotta – 10 Strange Wedding Cake Toppers 3

  • Per la legge italiana è necessario che la celebrazione sia fatta sul territorio del comune che celebra. 
  • Quando si celebra su un terreno privato, la celebrazione può essere solo “simbolica”, ma il pubblico ufficiale non può rifare la celebrazione in altra sede poiché si tratta di un atto formale del comune, (vi è una esplicita e recente circolare ministeriale a riguardo). 
  • È possibile che un vostro amico o parente di secondo grado sia delegato dal sindaco per celebrare il matrimonio civile nei locali del comune, a quel punto lui stesso potrà officiare simbolicamente la cerimonia su un terreno privato.

2- Gli abiti, le fedi e i testimoni. Cominciate subito il giro per l’abito da sposa e scegliete subito i vostri testimoni che vi aiuteranno nell’organizzazione di tutto il ricevimento.

3- Il locale per il ricevimento. Cominciate a fare il giro dei locali per il matrimonio un anno prima, così vedete anche il locale che preferite nella giusta stagione. Un luogo 1415705_537940616295996_1216070218_ncome Case Perrotta, per esempio, cambia atmosfera, colori, odori e cucina a seconda della stagione. A seconda della stagione del vostro matrimonio, poi, dovrete bloccare la data al locale da voi scelto. L’alta stagione per i matrimoni in Sicilia è: Maggio, Giugno, Luglio e Settembre, soprattutto al sabato. A Case Perrotta, per esempio, per i sabati di Maggio e Giugno al momento abbiamo ancora pochissima disponibilità, mentre cominciano le prime conferme per i banchetti dei sabati di Luglio e Settembre.

4- Il fotografo. Il fotografo va contattato almeno 6 mesi prima della data prevista, contemporaneamente al locale.

5- I musicisti. Questi dipendono dal tipo di musica che desiderate e dalla stagione del vostro matrimonio, ma consigliamo di prenotarli almeno 3 mesi prima se desiderate musica dal vivo.

6 – Le partecipazionie le bomboniere vanno inviate e preparate 3 mesi prima (circa) della data.

7- Il fioraio. Le decorazioni floreali, il tema del ricevimento (colore, fiore, decorazione della torta, decorazioni dei tavoli, segnaposti e tableau de mariage ) vanno scelte circa 3 mesi prima del ricevimento, affinché tutti i particolari siano ben curati.

8- Lo schema dei tavoli e i posti vanno decisi circa 2 o 3 settimane prima del ricevimento.

1454411_537931976296860_1441510262_n9- Il menu e la torta va scelto e degustato circa 3 settimane o un mese prima della data prevista ( Case Perrotta offre la prova menu gratuita per gli sposi), insieme al tipo di tovagliato e di servizio che desiderate trovare (a Case Perrotta potete scegliere tra diversi tipi di tovagliato, di forma di tavoli e di servizi di piatti, gratuitamente).

10- Allestimenti per esterni, animazioni per bambini ed altri particolari vanno decisi almeno 1 mese prima delle nozze.

Cos’altro vi viene in mente? Lasciateci un vostro commento!

 

2 risposte a "Usi nuziali, tradizioni e consigli"

  1. salve, il mio nome è Valentina e insieme a mio marito Alessandro abbiamo deciso di festeggiare il nostro matrimonio nelle stupende sale di “Case Perrotta” .Già conoscevamo il posto, la cordialità, ma sopratutto l’ottimo cibo , infatti non abbiamo avuto dubbi nella scelta..Ciò che ci ha fatto anche piacere è stata la soddisfazione di tutti i nostri invitati.
    Quindi lo consiglio senza dubbio 🙂

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    • Carissimi Valentina e Alessandro, grazie davvero per il vostro commento su questo nuovo blog, grazie di averci scelti per il vostro matrimonio e grazie soprattutto di essere sempre dei clienti entusiasti di Case Perrotta! Ci fa moltissimo piacere vedervi qui da noi… a proposito: stiamo organizzando una serata romantica per San Valentino!

      Un carissimo saluto, e a presto,
      Case Perrotta.

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